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LE MANIFESTAZIONI PIU' IMPORTANTI

FESTA DELLA MARINA 10 GIUGNO 2022

L’UNUCI SEZIONE DI TARANTO con il suo presidente C.V. (c.a.) Gianni Passafiume con l’alfiere Ten. (c.a.) Guido Marcello Patrono e dal C.V. (c.a.) Michele Cipollone, hanno partecipato alla festa in onore della nostra Marina, che si è svolta oggi 10 Giugno 2022 presso il Circolo Ufficiali in piazza Kennedy a Taranto. Presenti le maggiori autorità cittadine. l’Amm. Salvatore Vitiello ha fatto gli onori di casa ricordando questo importante evento, che si commemora ogni anno dal lontano 13 marzo 1939, quando venne istituita la “Giornata della Marina Militare” . Ad Maiora Semper.

17 MARZO 2022 - GIORNATA DELL'UNITA' NAZIONALE, DELLA COSTITUZIONE, DELL'INNO e DELLA BANDIERA

Si celebra oggi, giovedì 17 marzo, l’anniversario dell’Unità d’Italia. Numerosi gli eventi in tutto il Paese, a partire da Torino, città in cui 161 anni fa, nel 1861, fu proclamata l’unità della Nazione. Il nome ufficiale dato ai festeggiamenti, come riporta il sito del governo, è “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”.  

Gli appuntamenti organizzati dal Governo

Le celebrazioni organizzate dal governo italiano prevedono, si legge in una nota ufficiale, “le deposizioni di corone d’alloro da parte di rappresentanti del Governo presso le tombe che custodiscono le spoglie mortali di Vittorio Emanuele II, Camillo Benso Conte di Cavour, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi rispettivamente al Pantheon di Roma, a Santena (in provincia di Torino), al Cimitero Monumentale Staglieno di Genova e a Caprera.

Cosa si festeggia

Il processo di unità del Paese, culmine del Risorgimento, fu lungo e complicato. E non si concluse, ovviamente, in un’unica giornata. E allora perché si è scelto proprio il 17 marzo come giorno per celebrare la riunificazione tricolore? Il 17 marzo 1861 è il giorno in cui Vittorio Emanuele II di Savoia, re di Sardegna e Piemonte, diventò il primo re d’Italia.

Queste le parole utilizzate in parlamento per annunciare la svolta: “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli Atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge dello Stato“. Era l’inizio della monarchia costituzionale in Italia, forma di governo che fu sostituita nel 1946 dalla repubblica parlamentare, in seguito al referendum.

Gli avvenimenti successivi

La completa unificazione del territorio nazionale avvenne solo negli anni seguenti. Nel 1866 vennero annessi il Veneto e la provincia di Mantova. Poi nel 1870 il Lazio, “ingresso” segnato dal famoso episodio della breccia di Porta Pia, e nel 1918, in conclusione della Prima guerra mondiale, il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia