IL MAGGIO IN MUSICA

MAGGIO 2023

Nella suggestiva cornice del Salone delle feste della Provincia di Taranto si è esibita ieri pomeriggio sabato 13 maggio 2023, la Fanfara di Presidio del Comando Interregionale di Marina Sud, diretta dal maestro 1° Luogotenente Michele Di Sabato, alla presenza di Autorità, di graditi ospiti e dei Soci del sodalizio, presieduto dal C.V.(c.a.) Gianni Passafiume .
Nell’ambito della prestigiosa serata musicale, l’eccellente presenza del soprano Antonella Alemanno, che ha allietato gli ospiti con una serie di brani dall’alto valore musicale.

LA PRESENTAZIONE DELL'EVENTO

FLORENTINER MARSCH

Julius Fucik

La marcia senza dubbio più famosa e probabilmente la più bella di Julius Fucík, compositore ceco che divise la propria vita artistica tra l’attività di compositore e quella direzione di bande militari si intitola “Florentiner Marsch”. Dalle annotazioni del suo diario sappiamo che il pezzo fu completato il 03.12.1907 e originariamente aveva il nome di “La Rosa di Toscana“. Il Perché l’abbia ribattezzata “Florentiner Marsch” il 06 gennaio dell’anno successivo non può essere determinato con certezza. Quello che però sappiamo è che la marcia era stata inizialmente concepita come grande marcia per un’opera rimasta incompiuta.

CONCERTO PER DUE TROMBE ED ORCHESTRA

Antonio Vivaldi

Il Concerto in Do Maggiore per due trombe e archi di Antonio Vivaldi è una delle poche opere solistiche del primo Settecento per strumenti a fiato e l’unica opera di questo tipo di Vivaldi. Questa composizione costituisce un importantissimo contributo all’evoluzione della forma del concerto solistico, le sue sonorità gioiose e l’imitarsi e l’inseguirsi delle due trombe ci riporta infatti all’origine della parola “concerto”: dal latino “con-certame, dove certame indica una gara, una contesa, un “duello” tra i musicisti. La rarità del Concerto deriva dalle difficoltà insite nella tromba barocca. All’epoca, le trombe erano naturali e prive di valvole. La gamma dello strumento era piuttosto limitata e molto dipendeva dal controllo labiale dell’esecutore, è facile capire quindi che all’epoca era un concerto molto difficile da eseguire. Questa trascrizione, del maestro Di Sabato, vede le due trombe soliste accompagnate dagli strumenti a fiato della banda. Buon ascolto!

LA TRAVIATA

Brano eseguito: "Addio del Passato"

“La traviata” è un’opera lirica in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. La creazione del compositore italiano è basata su “La signora delle camelie “, opera teatrale di Alexandre Dumas, La trama ruota attorno alle vicende di Violetta Valéry, giovane cortigiana parigina, che per amore di Alfredo decide di cambiare vita, di abbandonare Parigi i suoi lussi e le sue trasgressioni, e di trasferirsi in campagna.
Lì i due innamorati vivono felici, ma un giorno arriva il padre di Alfredo, Germont: egli chiede a Violetta di lasciare Alfredo per sempre perché la loro convivenza disdicevole rischia di far saltare il matrimonio dell’altra sua figlia, la sorella di Alfredo. Violetta cerca di opporsi, ma alla fine, convinta da Germont, scrive una lettera di addio ad Alfredo, spiegandogli che ha nostalgia di Parigi e della sua vita di prima. Alfredo, sconvolto dalla rabbia e dalla delusione, la raggiunge e la offende pubblicamente gettandole del denaro ai piedi. Violetta, malata di tisi, è ormai in fin di vita quando Alfredo, venuto a sapere la verità, va a chiederle perdono. Dopo averlo rivisto per l’ultima volta, Violetta si spegne. 
L’aria “Addio del Passato”, tratta dal III atto dell’opera vede Violetta, ormai gravemente malata di tisi, che sente che la sua fine è ormai vicina. Sta aspettando freneticamente che Alfredo vada da lei prima che sia troppo tardi.
Il suo canto è una sorta di danza della morte: la speranza è morta, non resta che dire addio ai bei sogni del passato; il destino si è fatto beffe di lei. 

LA BOHEM

Brano eseguito: "Quando men vo"

La Bohème, opera lirica in quattro quadri di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
L’opera è tratta dal romanzo d’appendice “Scènes de la vie de bohème” di Henri Murger.
L’opera racconta la vita di quattro giovani artisti poveri – il poeta Rodolfo, il pittore Marcello, il musicista Schaunard ed il filosofo Colline –che vivono a Parigi in una soffitta.
Nonostante la loro povertà, i quattro amici cercano di godersi la vita e l’amore. La trama si concentra sulle loro storie d’amore e sulle difficoltà che incontrano nel loro percorso.
L’aria “Quando men vo’”, è tratta dal II atto dell’opera. La scena si svolge al quartiere latino davanti al caffè Momus.
C’è gran festa fuori; Tra la folla appare Musetta, un tempo amante di Marcello ed ora accompagnata dal vecchio Alcindoro. Musetta ama ancora Marcello e canta un valzer cercando di farlo ingelosire. Allontanato con una scusa AlcindoroMusetta e Marcello si abbracciano.
Poco dopo tutti spariscono e lasciano il conto da pagare al vecchio Alcindoro

GIANNI SCHICCHI

"O Mio Bambino Caro"

Certo!
Gianni Schicchi è un’opera comica in un atto di Giacomo Puccini.
La trama si basa su un episodio del Canto XXX° dell’Inferno di Dante Alighieri.
La trama si concentra sulla famiglia Donati che cerca di ottenere l’eredità del ricco Buoso Donati.

Gianni Schicchi, un uomo arguto e spiritoso, viene convocato dai parenti del defunto per aiutarli ad uscire da una brutta situazione. Il defunto ha voluto devolvere la sua eredità ad un convento di frati, lasciando i parenti a mani vuote
“O mio bambino caro” è un’aria cantata dal personaggio di Lauretta, rivolgendosi al padre Gianni Schicchi, quando lo scontro tra
quest’ultimo e la famiglia Donati giunge a un punto tale da mettere a rischio la sua storia d’amore con Rinuccio Donati.

IL POSTINO

dal film diretto da Michael Radford con Massimo Troisi

Il Postino è un film del 1994 diretto da Michael Radford. Il film è stato l’ultimo interpretato da Massimo Troisi, morto prematuramente poche ore dopo la fine delle riprese, spirato al romanzo “Ardiente paciencia” di Antonio Skarmeta. Ambientato su un’isola del sud Italia, segue la storia di Mario Ruoppolo (Massimo Troisi), un uomo semplice, figlio di pescatori e disoccupato e del rapporto di stima e amicizia che si viene a creare con il poeta cileno Pablo Neruda (Philippe Noiret), rifugiato politico in esilio sull’isola a cui Mario dovrà consegnare la posta quotidianamente. Passano i giorni e il giovane postino è sempre più affascinato dal poeta cileno: con lui discute di poesia e metafore, gira l’isola e stringe un legame di sincera amicizia. La colonna sonora è di Luis Bacalov che vinse l’Oscar alla migliore colonna sonora.

GUARDIA NUEVA

Un brano di Astor Piazzolla

Astor Piazzolla è stato un rivoluzionario.
Una figura fondamentale nell’evoluzione della musica del Ventesimo secolo, in particolare del tango, ma non solo. In altre parole, uno dei musicisti più importanti e influenti in assoluto.
Piazzolla nacque a Mar del Plata, vicino Buenos Aires, l’11 marzo 1921. Venuto al mondo in una famiglia di origine italiana, si trasferì giovanissimo a New York. Qui visse fino ai 16 anni.
Appassionato di musica, iniziò a suonare da ragazzo il bandoneón, una sorta di fisarmonica fondamentale nel tango.
Grazie alla sua origine argentina, ma anche alla crescita negli Stati Uniti, diventò un vero innovatore nella musica tradizionale sudamericana.
Fu infatti il primo ad andare oltre il tango tradizionale, dando vita a quello che venne chiamato nuevo tango, un genere che incorpora elementi presi dalla musica jazz.
Guardia Nueva è un termine usato per descrivere il nuovo stile di musica tango creato da Astor Piazzolla negli anni ’50 e ’60. Si distaccava dalla musica tango tradizionale ed era caratterizzato dalla sua fusione con il jazz e la musica classica. Ed è proprio dal titolo di un suo celebre brano che viene ripreso questo termine per descrivere il nuovo stile.

"Tango pour claude"

Richard Galliano

“Tango pour claude” è un brano composto nel 1993 dal fisarmonicista italo-francese Richard Galliano.

Nato nel 1950, Galliano inizia a suonare la fisarmonica a 4 anni, sotto l’influenza del padre Luciano, fisarmonicista italiano.

Dopo un lungo e intenso periodo di studio (prese lezioni di trombone, armonia e contrappunto all’Accademia di Musica di Nizza), a 14 anni, alla ricerca di una espansione delle sue idee sulla fisarmonica, inizia ad ascoltare la musica jazz e rimane impressionato dal trombettista Clifford Brown, dal quale ha preso numerosi spunti.

Anche Astor Piazzolla, al quale dedica l’album Piazzolla Forever, è un importante punto di riferimento nel percorso musicale di Richard Galliano.

Nel 1975 conobbe Claude Nougaro, importante cantautore francese, di cui divenne amico, fisarmonicista e direttore d’orchestra fino al 1983.

Ed è proprio a questa figura che Galliano dedica “Tango Pour Claude”, splendido tango dalle sonorità jazz che andremo ad ascoltare questa sera.

YESTERDAY

Lennon/McCartey

Yesterday è uno dei brani più iconici dei Beatles, composto principalmente da Paul McCartney ma accreditato alla coppia Lennon/McCartneyMcCartney compose l’intera melodia in sogno, nella casa della sua fidanzata Jane Asher e della sua famiglia, in Wimpole Street, a Londra. Al risveglio, corse ad un pianoforte e suonò il pezzo, per evitare che scivolasse nei recessi della sua mente. Seppur la melodia fosse pronta, mancavano ancora il testo e un arrangiamento che la reggesse. Paul McCartney ci mise molto tempo a completare il brano, facendo spazientire anche gli altri tre componenti del gruppo.

Il 27 maggio 1965 McCartney e la Asher volarono a Lisbona per una vacanza ad Albufeira, Algarve, in casa di Bruce Welsh, cantante degli ShadowsMcCartney si fece prestare una chitarra e completò il suo lavoro su Yesterday. Fu la prima canzone eseguita da un solo componente della band, infatti nessun altro dei Beatles

oltre a McCartney e ad un quartetto d’archi partecipò alla sua registrazione. Yesterday è la canzone più coverizzata nella storia della musica pop: il Guinness Book of Records parla di più di 1600 cover dal 1965 al 1985. Tra le versioni che si sono andate ad aggiungere al già lungo elenco troviamo anche quella che andremo ad ascoltare del compositore giapponese NAOHIRO IWAI.

VALENCIA

Josè Padilla

Valencia è una canzone pasodoble composta da José Padilla per la Zarzuela (genere lirico-drammatico spagnolo) La bien amada del 1924 e inclusa nel film muto Valencia del 1926. 

Registrata da Paul Whiteman e dalla sua Orchestra, divenne uno dei maggiori successi del 1926, raggiungendo la vetta delle classifiche per 11 settimane a partire dal 30 marzo 1926. 

Questa marcia è considerata l’inno informale di Valencia. È particolarmente amata a Valencia, poiché ogni anno a marzo, durante le Fallas valenciane, il pasodoble valenciano viene ascoltato durante L’Ofrena de flors (l’offerta di fiori) a Nostra Signora degli Abbandonati

GRANADA

Agustin Lara

Granada è una celebre canzone in lingua spagnola scritta nel 1932 dal compositore messicano Agustín Lara. La prima interpretazione fu quella del tenore messicano Pedro Vargas, soprannominato il “Tenore delle Americhe”. Del brano, interpretato in seguito da numerosi altri cantanti tra cui: Al Bano (1979), Bing Crosby, Mario Del Monaco (1974), Plácido Domingo, Frank Sinatra e Claudio Villa (1957), sono stati fatti diversi adattamenti, nei più svariati stili musicali. Il brano si compone di 35 versi. Il testo parla della città andalusa di Granada, descritta come “terra da me sognata” (tierra soñada por mí), con i suoi tori e le sue belle donne.

La conclusione dell'evento, grazie alla prossima